lunedì 28 novembre 2011

Milano Challenge 2011

Terza competizione nel giro di un mese. La spedizione parte come sempre molto agguerrita e determinata a dare il proprio meglio sul tatami, senza mai scordarci perchè lo facciamo: perchè ci diverte.
Gruppo di 7 lottatori, di cui ben 3 donne vere protagoniste della giornata.
Gianlu, adulto marrone pesi medi ARGENTO
Filippo, master categoria unificata -100,5/+100,5 blu BRONZO
Monica, adulto femminile bianca -64 ARGENTO
Martina, adulto femminile bianca -69 ORO
Caterina, adulto femminile bianca +69 ARGENTO

Io e Lorenzo Bulfone, bianche adulto, -82.3 e -70 siamo fuori dal podio.

Alcune riflessioni sparse sulle varie lotte a cui ho assistito:
La lotta di Gianlu è sempre uno spettacolo, le battaglie tra cinture marroni sono qualcosa a cui un profano può solo assistere in silenzio, essendo il livello talmente alto da non capire cosa succede da fuori. Sinceramente ero convinto che sarebbe riuscito ad infilare la raspagem della vittoria, ma così non è stato e il valido Fabio Anacoreta è riuscito a chiudere uno strangolamento con i baveri.
Filo debutta a 36 anni direttamente nelle cinture blu e per giunta in una categoria unificata, trovandosi quindi un avversario molto più grosso. Nonostante questo non si perde d'animo e lotta con un leone, pur perdendo ha dato una lezione e un esempio a tutte quelle persone che nella loro vita non sanno mettersi in gioco o si tirano indietro, Filo non l'ha fatto e ha dimostrato a tutti di essere un vero lottatore, le persone come lui fanno bene allo sport, e sono un bene da avere tra le proprie amicizie.
Nota positiva per le "quote rosa" sempre presenti nella battaglia, e sempre una garanzia in termini di risultati. La nostra accademia sta sfornando un talento femminile dietro l'altro, la Fusca che conduce sempre lotte magistrali e addirittura a volte non prende i punti perchè è troppo veloce a cambiare posizione (!) la Cate che si sta facendo valere a livello nazionale e internazionale sempre più spesso, dopo duri sacrifici che mostrano vera dedizione allo sport, e infine 'Kodokan' che dopo circa un mese di allenamento ha finalizzato la sua avversaria in circa 20 secondi dall'inizio dell'incontro, probabilmente la vittoria più rapida di tutto il torneo; è stata così rapida a concludere che sono stato uno dei pochi fortunati abbastanza rapidi da vedere l'incontro, esordio stellare per questa judoka ora promessa del bjj femminile.
Bulfo invece non l'ho proprio visto perchè mi stavo scaldando per il mio match, ma pare abbia fatto bene all'esordio, sicuramente meglio di quanto feci io, d'altronde riuscire in uno sport estremamente specialistico come il bjj diventa difficile quando ci si prepara anche in sport più generali come il grappling e il valetudo, come sta facendo bulfo da settembre. Sicuramente in coppa italia avrai la tua vendetta, maledetto irlandese.
Io dal mio canto sono molto soddisfatto, più di altri tornei in cui sono andato a medaglia, la prima lotta l'ho vinta nonostante una strategia completamente sbagliata, impostando un gioco che non mi appartiene; nel secondo incontro ho affrontato Martino Giuliani, già mio avversario allo scorso open di Roma, in cui mi aveva meritatamente battuto ai punti. Impostando una corretta strategia sono riuscito a chiudere un colpo che ritengo tra i più spettacolari che abbia mai realizzato, e ho quindi vinto per sottomissione di triangolo. Martino è un grande lottatore e un amico, un valido avversario con cui ti scanni sul tatami e parli tranquillamente sia prima che dopo, il genere di persona che ti piace trovare in gara. Nel terzo incontro di nuovo commetto un piccolo errore di impostazione, e pur essendo sopra di qualche vantaggio, faccio quello che il Maestro Bernardo Serrini mi ha appena detto di non fare, e finisco in un armbar a meno di un minuto dalla fine che mi toglie la vittoria dalle mani. E' stata comunque una buona lotta. L'esperienza decisamente positiva, essendo il mio sesto torneo tra grappling e bjj in categoria avevo molti avversari che avevo già incontrato in passato e mi ha fatto molto piacere rivedere in gara, come detto prima il fatto di lottare dando tutti se stessi per la vittoria onorevole in gara e il nutrire rispetto e amicizia subito prima e subito dopo è forse la cosa che mi piace di più di questi sport. E' un aspetto che noto particolarmente in grappling e bjj ed è quello che mi riconferma ogni volta che ho scelto il giusto percorso. Ma sopratutto è la compagnia che mi porto dietro dalla mia amata Bologna a confermarmi che ho scelto bene, i miei amici hanno reso le 15 ore di attesa estremamente rilassate, permettendomi di affrontare i miei incontri al meglio della forma mentale. Il supporto tattico di Gianlu a bordo tatami, il tifo di Cate e Monica, la veglia costante di Filo al mio angolo, le foto di Bulfo e sopratutto il supporto totale di Marti hano fatto la differenza.

In futuro spero di poter portare nuove medaglie al nostro amato team Rio Grappling Club, ma per quanto mi riguarda finche sono più gli incontri da combattere, di quelli combattuti, sono tranquillo.

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