sabato 5 novembre 2011

Kimura Masahiko

Kimura Masahiko, l'uomo, la leggenda, IL Judoka.


Kimura fu il perfetto prodotto del kosen, l'associazione di judo liceale dove veniva enfatizzata la lotta a terra.
Estremamente forte fisicamente fu promosso IV dan a 16 anni e V a 18, diventando il V dan più giovane della storia del Judo. Tutti questi dan furono guadagnati al torneo stagionale del kodokan, dove i judoka sono divisi in 2 squadre e chi vince l'incontro rimane a combattere finche non viene sconfitto. Kimura resisteva regolarmente 6-8 turni contro avversari cinture nere. Divenne campione tra gli studenti e poi vinse per ben 4 volte il torneo All Japan, a quei tempi la massima impresa mondiale per un judoka.
Vinse anche un importante torneo a cui presenziava l'Imperatore stesso.
Rimase imbattuto per 10 anni e nel frattempo divenne anche un appassionato studente di karate, allenandosi prima sotto Funakoshi, poi sotto Gogen Yamaguchi; qui divenne amico e sparring partner di Mas Oyama, il leggendario karateka fondatore dello stile Kyokushin.
Kimura era solito dire di avere ben tre segreti: "il primo, l'allenamento. il secondo, l'allenamento. il terzo, l'allenamento". La sua routine quotidiana includeva oltre 1000 piegamenti sulle braccia. La sua forza era davvero impressionante, quando si recava in un dojo nuovo i suoi sparring partner lo pregavano di non usare la sua tecnica speciale, l'Osotogari, con cui aveva causato numerose lesioni ai suoi avversari.
Kimura fu poi promosso VII Dan prima dei 30 anni, ma non andò mai oltre perchè si staccò dal Kodokan per cimentarsi in altri tipi di combattimenti tra cui le sfide interstile in Brasile.
In Brasile combattè un incontro di Jiu Jitsu con Helio Gracie in uno dei match più epici della storia, dove entrambi i contendenti mostrarono uno spirito andato quasi perso ai giorni nostri. Alla fine Kimura ruppà un braccio a Helio con un ude garami, ma il brasiliano non si arrese, fu infatti suo fratello dall'angolo a gettare la spugna. Kimura poi omaggiò l'avversario dicendogli che in lui viveva il cuore del samurai, una frase non da poco detta da un giapponese. I brasiliani poi omaggiarono il giapponese chiamando l'ude garami proprio "kimura".
In seguito fu sfidato in un incontro di Jiu Jitsu anche da Valdemar Santana, e anche lui fu intrappolato dalla micidiale ude garami inversa; Santana volle quindi un re match secondo le regole del Vale Tudo, e qui l'incontro fu dichiarato pari perchè dopo 40 minuti c'era troppo sangue sul ring.
Nella sua vita disputò anche incontri di prowrestling, molto apprezzati in Giappone e decine di altre cose.
Morì a 73 anni di cancro.



"Proiettare l'avversario è un buon modo per vincere un incontro, lottare a terra è un modo migliore"
-Masahiko Kimura-

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