venerdì 23 settembre 2011

Disinformazione


"Non c'è nemico più grande per l'uomo dell'ignoranza. Che non è la non-conoscenza, ma il rifiuto della conoscenza stessa" 
-Lord Buddha-


Ecco perchè quando ho visto questo articolo mi sono sentito in dovere di inviare una lettera alla redazione del giornale. Purtroppo poco dopo lo stesso video, con un simile commento, o un equivalente sotto forma di testo scritto è comparso sulla maggior parte dei quotidiani italiani. Si tratta di persone che non sanno di cosa stanno parlando, e leggendo la notizia diramata dalle agenzie di stampa iniziano a ricamarci sopra per fare lo 'scoop'.

Faccio parte della comunità dei lottatori. Si tratta di un club molto esclusivo, la cui tassa annua si paga in sangue e sudore. In quanto membro di una comunità se percepisco una minaccia mi sento in dovere di difendere quello in cui credo e a cui appartengo. Ho notato con piacere che tutta la comunità si è mossa con iniziative simili. Addirittura sono rimasto piacevolmente sorpreso quando ho visto che la mia mail, già di pubblico dominio, è stata pubblicata dal sito www.Cesenate.web a questo indirizzo. Ringrazio questo sito per avermi dato visibilità e in particolar modo per il titolo inequivocabile: falso scoop.
Ecco il testo della mail che ho inviato, aspettando fiducioso una rettifica:

"Spettabile redazione, vi scrivo in merito al video che avete pubblicato in data odierna dal titolo "a 8 anni lottano in gabbia". Mi stupisco che un giornale un tempo serio come il corriere abbia potuto pubblicare un servizio tanto approssimativo quanto non attinente al vero.
Si parla di lotta in gabbia quale fosse una cosa negativa, senza considerare che la gabbia (che poggia su un tappeto morbido e circondata da parti imbottite e rete elastica) è utilizzata proprio per la salvaguardia degli atleti che evitano in tal modo di uscire dalla superficie di gara e eventualmente di infortunarsi. Inoltre la forma a ottagono o esagono della gabbia permette che non ci siano angoli troppo piccoli in cui eventualmente incastrarsi e di nuovo esporsi a infortuni. Ma questa è forse la trascuratezza minore da parte del giornalista, che non si rende conto di quale sport si stia praticando, ovvero lotta di sottomissione, sport praticato a livello mondiale e promosso dal coni quale terza specialità della disciplina Lotta (affianco a Greco-Romana e Libera che sono specialità olimpiche). In questo sport, per altro, non sono ammessi i colpi, di nessun genere, quindi non c'è da stupirsi che come dice il giornalista "sia assente ogni tecnica pugilistica", sarebbe stato preoccupante il contrario! Allo stesso modo non avrebbero avuto senso protezioni, come tutti sanno o arrivano a capire con un minimo di buon senso, la lotta non si pratica con protezioni proprio perchè gli incontri si disputano su superficie imbottita.
Non mi risulta che la polizia abbia mai indagato su manifestazioni di judo o di lotta olimpica a cui avessero preso parte bambini. Non si capisce in questo caso quale sia la differenza.
Non è un mistero che nella Grecia antica il luogo dedicato allo scambio intellettuale era lo stesso dedicato alla pratica della lotta: il gymnasio. Così come non è un mistero che lo stesso Platone fosse un esperto di questa disciplina. In breve, demonizzare uno sport nobile e antico come la lotta e non riconoscerene i meriti nello sviluppo del corpo e delle menti dei giovani significa non avere a cuore il benessere della propria comunità.
Francesco Ellia"

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