domenica 5 febbraio 2012

Le origini del Jujutsu (pt 1)




Nonostante sia divenuto noto al mondo come 'brazilian' le origini del Gracie Jiu Jitsu sono da ricercarsi in oriente. In realtà, vi è un dibattito circa lo stile di lotta che Mitsuo Maeda insegnò al giovane Carlos Gracie: c'è chi dice che fosse un misto tra Catch, Judo e Jujutsu, e chi sostiene che invece si trattava unicamente di Judo. Io personalmente vedo molto plausibili entrambe le opzioni: sicuramente il judo di fine 1800 non era la stessa arte che noi chiamiamo Judo oggi; allo stesso modo si raccontano due cose sul Konte Koma: la prima è avesse preso parte a diversi incontri di lotta mista una volta lasciato il giappone, la seconda è che prima di studiare il Judo conoscesse già un particolare stile di Jujutsu.
Spesso e volentieri viene data per oro colato una e una sola versione dei fatti, questo non è un metodo di indagine storica valida, chi vuole narrare le origini del Brazilian Jiu Jitsu farebbe bene a rimarcare il fatto che vi è molta incertezza sugli avvenimenti di quegli anni, e fornire varie ipotesi. Sopratutto vi è molta confusione riguardo a cosa fosse il Judo in quegli anni, ma di questo parlerò più avanti.

Lo scopo di questo post voleva andare addirittura più indietro delle origini del Jiu Jitsu brasiliano, per arrivare alle origini del Jujutsu giapponese. Inizierò in questa prima puntata con una nota etimologica.
Innanzi tutto perchè Jiu Jitsu e Jujutsu? Non sono forse la stessa parola? Si e no.
Come saprete, in Giappone per scrivere molte parole si usa l'alfabeto Kanji, un sistema in cui gli ideogrammi indicano non un suono ma un significato. Questo complica moltissimo le cose quando si tenta di effettuare una traduzione, specie perchè essendo così distante la matrice culturale molti concetti semplicemente non esistono in una lingua o nell'altra. L'ideogramma 柔 JU, che noi traduciamo con cedevolezza, in realtà esprime un concetto  molto più amplio intraducibile correttamente nel nostro idioma. Allo stesso tempo è una fortuna che Cartesio sia nato in Francia: in giapponese non è possibile formulare la frase "io penso dunque sono"!
Ma questo è un problema essenzialmente concettuale che ci impedisce di cogliere le più profonde sfumature della cultura nipponica, in questa sede è maggiormente interessante la traslitterazione. E' presto detto, all'epoca in cui Maeda insegnò ai Gracie non esisteva un sistema di traslitterazione ufficiale, pertanto ai tempi 柔術 si poteva trascrivere come: jujutsu, ju jutsu, jiu jutsu, jiu jitzu e via discorrendo. A quanto pare Maeda (o chi per lui) usò 'Jiu Jitsu', che divenne quindi la parola per riferirsi all'arte dei Gracie. Anni dopo, formalizzate le regole di translitterazione, 柔術 diventa Ju Jutsu, usato a questo punto però solo per la disciplina Giapponese antica, ecco quindi perchè quella che dovrebbe essere la stessa disciplina, in due stili radicalmente diversi ha anche una trascrizione diversa: motivazioni esclusivamente storiche.

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