Per riassumere questa Coppa Italia si potrebbe usare una sola espressione: pioggia di medaglie.
E' stato l'ultimo torneo della stagione, e nonostante fosse una gara davvero impegnativa l'ho vissuta come una gita di piacere. Eravamo io, Martina, Gianluca, Monica, Simone, Gabriele, Lorenzo, Damiano e siamo stati poi raggiunti da Hayabusa. Con una compagnia del genere ci si può solo divertire. Il viaggio è stato piuttosto lungo, siamo partiti la sera prima in modo da essere freschi al mattino e sopratutto di poter fare il peso. Un plauso d'obbligo va a Simo, Gianlu, Jigo, Gabri e Bulfo, che sono stati estremamente ligi nel fare il peso per assicurarsi la categoria di peso in cui avrebbero reso di più.
Io che sinceramente non so se sarei riuscito ad arrivare a 75 kg sono stato più negligente e ho lottato negli 80 kg, sebbene al peso non fossi particolarmente in forma rispetto ad altri lottatori.
Dopo il rituale della bilancia ci siamo sfondati di cibo, due pizze, un panino e un piatto di pasta a testa, il tutto seguito dal dolce. Considerando che alcuni erano andati avanti a miele e pocket coffee nei giorni precedenti, arrivando anche a togliere l'acqua si può dire che si è semplicemente tornati in pari.
Abbiamo poi trascorso la notte in una struttura a dir poco inquietante, a me ricordava molto Arkham Asilum, il manicomio criminale di Batman... Enormi sale (vuote tra l'altro) addobbate con quadri chiaramente dipinti da un pazzo. Al mattino svegliarsi con ancora reni e fegato al loro posto è stato piuttosto consolante, ci siamo nuovamente sfondati di cibo alla colazione e siamo dunque andati al palazzetto.
Il Palafijlkam. Non smetterò mai di dirlo, è il tempio della Lotta Italiana. Un posto quasi magico. Un palazzetto interamente dedicato alla lotta, enormi spalti circondano 4 tappeti da lotta regolamentari dotati di monitor segna punti. Trovarsi li per lottare, assieme a centinaia di altre persone animate dallo stesso proposito è un esperienza già di per sè straordinaria.
I tempi di gara procedono in modo celere, molto più celere del solito, nonostante gli iscritti superino i 300.
Ragazzini, Adulti divisi in serie D, C, B, A e infine Veterani, lottatori che passati i 35 anni continuano a gareggiare, e ovviamente le divisioni femminili, in costante crescita.
Qualche parola su ogni membro della spedizione.
Lorenzo 'Bilboa' Bulfone, III classificato, 65 kg classe D. Gara di esordio per Bulfo, lotta bene, porta a terra e stabilisce il vantaggio, ma fa una cazzata e regala un punto all'avversario in un match che avrebbe già vinto. Pur avendo perso mantiene la mentalità da gara, non si abbatte e vince agevolmente il secondo incontro, potendo così salire sul podio. Per me questa è la cosa più importante, Bulfo ha davvero tanto cuore.
Io e bulfo ci siamo allenati molto assieme, anche nelle mma, sono davvero contento che sia giunto il primo riconoscimento di questo impegno sotto forma di medaglia di bronzo, così come sono sicuro che ce ne saranno molte altre nel futuro.
Gabriele Parrilla, III classificato, 65 kg classe C. Gabri 'certezza' Parrilla è il secondo a lottare, mi perdo la prima lotta perchè sono all'angolo delle donne, la seconda arrivo a metà e la guardo di sfuggita, chi mai potrebbe mettere Gabri in difficoltà a 65 kg? invece il match è molto combatutto, e caratterizzato da continui ribaltoni, l'avversario di Gabri è un grecoromanista quindi esperto nel non stare con le spalle a terra, e il match è un susseguirsi di ribaltamenti. Termina 10 a 8 per il suo avversario ed è stato forse uno dei match più intensi del torneo. Personalmente ritengo Gabri uno dei lottatori più forti e precisi con cui mi alleno. Ero quasi certo che sarebbe tornato con un oro al collo, ma il futuro mi darà ragione.
Damiano 'Jigo' Pasi I classificato, 70 kg classe C. Jigo in gara è un mostro, si mangia letterlamente due avversari e vince la finale ocntro il bravo Federico Moni, l'amico di Rimini già vincitore del torneo a Livorno. A 70 kg Jigo davvero una potenza, un mix di forza ed elasiticità. Ha fatto una gara molto pulita non c'è davvero altro da dire, una promessa per il grappling italiano.
Davide 'Hayabusa' Candeloro 75 kg classe C. Il falco pellegrino la settimana prima del torneo mi aveva dato una sonora mazzata in allenamento, mostrandosi forte e reattivo, purtroppo in gara passa il primo turno, vince il secondo match ma viene fermato al terzo, non riuscendo così a guadagnarsi il podio. Hayabusa è un altro grande acquisto e sono sicuro a breve si prenderà la rivincita.
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Hayabusa e un bruttissimo Bulfo |
Francesco 'Kairon' Ellia II classificato 80 kg classe C. ovvero io. Nel tabellone leggo alcuni nomi conosciuti, in particolare due lottatori che mi hanno già battuto in passato. Al primo match parto fuori gara, sono lento e poco reattivo, lascio l'iniziativa al mio avversario, poi però mi ricordo che le sfide più interessanti sono le prossime e devo assolutamente passare il turno. Porto a terra, passo la guardia, prendo laterale, prendo monta, prendo schiena e totalizzo 10 punti, essendo 10 a 0 l'arbitro ferma l'incontro e mi assegna la vittoria per superiorità tecnica. Al secondo turno come previsto mi trovo davanti l'amico Lorenzo Volponi, ci siamo conosciuti un anno fa proprio in Coppa Italia, dove nella finale mi costrinse alla resa con un triangolo. Lorenzo mi sorprende con un triangolo saltato quasi subito, cado nella sua pericolosa guardia e inizia a lavorare per chiudere il triangolo. Difendo e lui passa in armbar, difendo e lui torna sul triangolo. Continuiamo questo balletto per un periodo che a me sembra eterno, finchè il suo triangolo è serrato attorno al mio collo e sento l'ossigeno che se ne va, mentre il mondo inizia a spegnersi, il braccio da solo si muove, preparandosi a battere. Però ero certo che in finale sarebbe arrivato anche il ragazzo che mi aveva battuto a Livorno, e non potevo perdermi l'occasione di avere la rivincita. Ritraggo subito il braccio, faccio segno con l'altra mano di non volermi arrendere e con un uscita poco ortodossa e piuttosto agricola riesco a uscire dal triangolo e passare la guardia al mio avversario. Sono passati solo due minuti e ho quasi finito le forze, ma essendo ora invantaggio ai punti so che giocandomela sul tempo avrei vinto. Il mio avversario di nuovo si affida alla sua potente guardia e mi mette indifficoltà, ma continuo a difendere, sul finale riesco a passare la guardia e a trovarmi in laterale. Finisce il tempo che siamo 6 a 2 per me. Faccio i miei complimenti ad un avversario sempre pericoloso e mi preparo alla finale. Come previsto mi trovo davanti Luca Manari, altro ormai buon amico, vincitore di Livorno e Milano si è subito imposto come il lottatore migliore di questa categoria. Al via so che ho due alternative, o lottare nel suo territorio o giocare il tutto per tutto e chiamare guardia. Improvvisamente mi fido più del mio Judo che della mia guardia, e lo affronto in piedi, nel suo territorio. Riesco a difendere le sue entrate basse, anche grazie a Simo che dall'angolo legge bene l'incontro. Ad un certo punto riesco a prendere sul tempo un entrata e portare a terra, ma non stabilizzo e non faccio dunque punto. Quando mi trovo sotto, impedisco a mia volta di stabilizzare e con una girata di libera, colpo che ho appreso da raspa, riporto l'azione in piedi. Ora so che posso farcela, mi faccio più aggressivo ma lui difende i miei attacchi. Alla fine negli ultimi 20 secondi cedo ad una sua entrata e mi trovo schiena a terra, perdendo quindi l'incontro 1 a 0 (o forse 3-0, nel caso in cui mi fosse passato in laterale, sinceramente non ricordo).
Pur avendo perso sono stato contento di questa lotta perchè ho imparato molto. Prima di tutto, fisicamente non sono ancora al livello degli 80 kg d'elitè. Poi, la mia lotta in piedi, è meglio di quanto io creda, e lavorandoci molto può diventare pericolosa. Infine, ho gestito l'incontro molto meglio di quanto feci a Livorno, e non c'è alcun disonore nel perdere dai migliori. Spero sinceramente di poter riaffrontare Luca quanto prima perchè è un avversario davvero abile e corretto, il genere di lottatore che si affronta volentieri.
Monica 'Fusca' Fuschini II classificata 60 kg classe unica D, l'organizzazione accorpa classe D e C in un unico girone, Monica a mio avviso si spegne durante il primo match, è una lottatrice poco fisica ma molto tecnica e nel primo incontro è troppo passiva rispetto ai suoi standard. Fortunatamente si è trattato solo di un incidente di percorso, al secondo match recuperà la sua solita lucidità e riesce a portare a casa una medaglia d'argento, grazie alle regole del girone all'italiana.
Martina 'Kodokan' Baraccani I classificata 75 kg classe unica D, come Monica la Marti viene iscritta d'ufficio in classe D, gioca letteralmente con entrambe le avversarie finalizzato in fretta la prima e decidendo di arrivare ai punti con la seconda. Un altro torneo vinto dopo appena un mese di allenamento e alla prima esperienza senza kimono. Il tutto lottando in una categoria in cui regalava 8 kg alle avversarie, non avendo voglia di perdere 2 kg (!) per lottare in una categoria più semplice. Senza parole. Personalmente lo stare nel suo angolo, sul tatami e non solo, mi rende più felice di questa medaglia che della mia.
Simone 'The Drunken Hobbit' Baldi II classificato 60 kg classe A. Simo si divide durante la giornata a lottare e fare da angolo quando Gianluca è impegnato, mostrando come sempre ottime doti sia in prima persona che come tecnico. Simo, che potrei chiamare anche lui certezza, inquanto in gara non l'ho mai visto sbagliare un colpo, compie un movimento sbagliato che lo porta a strapparsi la spalla in un match in cui stava già vincendo;
E' dunque costretto ad una medaglia d'argento, prestigiosa ma forse non sufficiente per questo grande piccolo hobbit-lottatore (o piccolo grande?)
Gianluca 'The Sweep Machine' Boni categoria interrotta 75 kg classe A.
Annata d'oro per Gianluca, dopo le ottime prestazioni in Inghilterra e a Livorno, e la bella lotta seppur persa a Milano, Gianlu calca nuovamente il tatami, la quarta volta da fine settembre, e lo fa nella ultracompetitiva categoria dei 75 kg classe A. Al primo turno il tabellone lo vuole contro Paolo Strazzullo, titolare della nazionale italiana e leggenda del grappling italiano. Strazzullo lotta influenzato seppur non informissima. Gianlu decide di affrontare l'avversario nel suo territorio: la lotta libera. Prima difende un paio di entrate del bravo lottatore, poi attacca ed è a sua volta difeso. Infine, in un gesto dal sapore epico, il Jiujitero bolognese entra con un potente double leg e porta a terra a terra l'avversario, facendo esplodere il palazzetto.
A terra la lotta è ben lungi dall'essere vinta, Strazzullo è infatti anche lui cintura marrone e controattacca con una raspagem e riportando il punteggio 1 a 1, Boni tenta quindi una tenfinger che non sortisce effetto, e riesce infine a fare i punti della vittoria. Gianlu con questa vittoria dimostra di essere un top grappler a 75 kg in italia e di avere un lotta libera molto pericolosa per essere un jiujitero abile dalla guardia. Sicuramente il match epico della giornata.
Sono estremamente felice di questa vittoria, non solo perchè gianlu è il mio maestro e un mio caro amico, ma perchè essendo di poco più pesante di lui mi è capitato spesso di allenarci nella lotta in piedi.
Menzione d'onore anche per Andrea Lavaggi, un altro dei lottatori in assoluto più forti a 75 kg, un altro caro amico, un altro Maestro rgc della filiale di Sestri. Andrea passa agevolmente il primo turno contro Omar Barioni (vincitore del torneo di Livorno) e come Gianluca si apprestava alle semifinali (sebbene non sarebbero ancora stati contro) ma qui accade il tragico: un black out nel palazzetto obbliga gli organizzatori a sospendere la gara e lasciare incompiute alcune categorie, come la classe A 75 kg, che è destinata quindi a non avere un vincitore, almeno fino ai prossimi campionati italiani di marzo.
Conclusioni? si forse sono stato un po' lungo.. I numeri parlano da se, siamo partiti in 9 e siamo tornati con 7 medaglie, più quella di Gianluca, che essendo in seminfinale avrebbe sicuramente portato a casa (solo non sappiamo il colore). 2 ori, 3 argenti, 2 bronzi sono un bel bilancio per un torneo prestigioso e competitivo come la Coppa Italia, inoltre il fatto che da noi si lotti in tutte le classe, e ci sia una (in percentuale) numerosa componente femminile, è sintomo che la nostra accedemia sta sapendo crescere in tutte le direzioni senza lasciare indietro nessuno, anzi, nuove leve e veterani ne stanno uscendo particolarmente valorizzati. Si preannuncia un 2012 d'oro per il Rio Grappling Club Bologna.
In più laddove le altre accademie fanno magliette, cappellini, o addirittura felpe.. noi ci siamo distinti, creando le medagliette personalizzate, indispensabili per andare in gara!
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un po' scappati di casa, ma belli |