giovedì 6 giugno 2013

Nella caverna... Parte due

"Supponi ora, che le catene vengano sciolte e sia guarita loro la mancanza di discernimento. Osserva che cosa dovrebbe, per forza di cose, capitare, se accadesse loro quanto segue. Se uno fosse sciolto dalle catene, e costretto ad alzarsi improvvisamente, girare il collo, camminare e levare lo sguardo verso la luce, potrebbe fare tutto questo solo soffrendo, e a causa del bagliore non sarebbe in grado di vedere quelle cose di cui prima vedeva le ombre. Gli accada dunque tutto ciò: che cosa credi che direbbe se uno gli dicesse che prima aveva visto solo nullità, mentre ora è più vicino alle cose reali, ed è rivolto verso ciò che è maggiormente reale, e vede quindi più correttamente? E, ancora, se uno gli mostrasse anche ciascuna delle cose che gli passano alle spalle e lo costringesse a rispondere alla domanda 'che cos'è?', non pensi che non saprebbe che pesci pigliare e riterrebbe che ciò che vedeva prima fosse più vero di ciò che gli viene mostrato adesso?"
"Certo".
"E magari se uno lo costringesse a guardare nella luce stessa, non gli farebbero male gli occhi e non si volgerebbe altrove, fuggendo verso ciò che la sua vista può sostenere, e non sarebbe dell'opinione che questo, cioè le ombre, sia di fatto più visibile di ciò che si vuole mostrare come reale?"
"Sicuramente è così".