martedì 31 maggio 2011

UFC 130


UFC 130: Rampage vs Hamill

Card non particolarmente esaltante, sopratutto per il main event. Hamill ha rimpiazzato Thiago Silva, dando uno spettacolo non all'altezza delle aspettative. Io in particolare da Hamill mi aspettavo di più. Non che lo vedessi come futuro campione, ma sicuramente un astro in ascesa. Invece, davanti a questo test importante si è rivelato non essere all'altezza delle aspettative. Peccato.
Il comainevent invece è stato qualcosa misto tra l'adrenalinico e il grottesco, due lottatori per circa 250 kg totali che si danno battaglia. Anche qui un po' di delusioni. Roy Nelson sembrava avere molti assi nella manica nel suo arsenale, tutti ben nascosti dal fisico. Invece anche lui ha deluso le aspettative, mostrando che in effetti è quello che sembra. Non un atleta. Il suo striking è abbastanza monocanale e cerca il colpo pesante. Nel grappling abile  a guadagnare posizioni ma non incisivo per trovare la vittoria. Mani pesanti, buon gioco a terra, gran mento e gran cuore ma pessima condizione atletica e qualcosa che non gli permette di risaltare come potrebbe. Mir molto migliorato nello striking, a mio avviso dopo il math con Cro Cop ha trovato molta sicurezza. Buone le ginocchiate. Però anche lui nel complesso sembra esaurito rispetto a qualche tempo fa. Gli enormi sbalzi di peso secondo me denotano una psiche non del tutto stabile.
Dalla fine verso l'inizio, la scaletta ha poi proposto Stefan Struve vs Travis Browne. Di nuovo quello che sembrava il prospetto delude: Struve per caratteristiche fisiche riesce ad usare un ottimo grappling schiena a terra, ma il suo striking su cui imposta molte battaglie, non è all'altezza il più delle volte. Sembra davvero si scordi di tenere alte le mani. E' molto giovane quindi può sicuramente migliorare, ma sopratutto deve lavorare più sul game plan, perchè un KO così micidiale l'avrebbe potuto benissimo evitare.
Anche Alves appare sottotono, ormai alterna un ottima prestazione ad una sottotono, come quella di ieri. Non mi riferisco alla sconfitta, che quella può accadere a chiunque. Ma al fatto che nl primo round è stato assolutamente passivo, senza fare praticamente nulla. Un fighter che punta al titolo non può giocarsi un match in questo modo. Story invece ha fatto un ottimo match, ho sentito male io per le ginocchiate alla gamba che ha tirato all'inizio.
Infine, la mia consolazione: the All American. Se c'è una cosa che non delude mai è la pesantezza delle mani del capitano dei marine. Ho il presentimento che sarà il nuovo Randy Couture. Certo, quello che gli urlavano dalle tribune durante il suo incontro la dice lunga sul livello del pubblico medio americano ufc (piuttosto sconveniente, a mio avviso, incitare ogni fighter per nome, e in una sfida internazionale come questa, usare USA! USA!). A parte i suoi tifosi, Brian Stann è un fighter che mi piace parecchio, mi è piaciuto sopratutto il post match in cui è corso ad accertarsi che l'avversario stesse bene.

Questo è stato UFC 130 card non esaltante ma nemmeno pessima, tra due settimane si affronteranno Carwin e Dos Santos, sono certo voleranno molti schiaffoni, non mancate.

martedì 24 maggio 2011

Top Ten Azioni Spettacolari™

Amo la creatività. Mi piace chi avendo davanti un percorso lineare, ne intraprende uno assolutamente arzigogolato per arrivare allo stesso obbiettivo, anche a costo di impiegare più tempo. Pensare fuori dagli schemi è bello. Amo tanto il Jiu Jitsu proprio perchè si basa su questo presupposto, non esiste uno stile pre costituito, ma devi scoprirti il tuo, che sarà solo e solamente il tuo.

Anche negli incontri di MMA, talvolta questo spirito anarchico prende il sopravvento. Ecco quindi che si esce dai canoni del combattimento standardizzato e nasce un incredibile gesto, talvolta risolutivo, talvolta inutile.
Però a prescindere dal risultato, il pubblico ricorderà quel gesto e proverà più simpatia per un lottatore che è stato sconfitto nel fare capriole, che per un wrestler lay and prayer.
Ho raccolti alcuni di queste azioni mirabolanti, e secondo il mio gusto personale (e la mia memoria) li ho inseriti in una top ten. Va da sè che ho dovuto escludere Genki Sudo e Sakuraba, altrimenti 10 spot non sarebbero stati sufficienti!

10) Imada Inverted Triangle Choke

 dopo aver preso un considerevole numero di sberle, Imada sfrutta un take down per attaccare con un impressionante triangolo inverso, che gli garantisce la sottomissione dell'anno. Inversa.


9) Rampage Power Bomb

mostrando tutta la sua potenza brutale, Rampage esegue uno slam da panico sul povero Arona, non pago della powerbomb l'americano lega con qualche colpo in gNp, del tutto superflui. Esagerata.


8) Suplex, Randelman style

 altro slam leggendario. Randelman esegue una Suplex esagerata, svradicando Fedor e schiantandolo a terra con la potenza degli oltre 100 kg di entrambi combinati. Letale per qualunque essere umano, ha posticipato la fine dell'incontro di qualche secondo prima di garantire una vittoria al russo per kimura. Insufficiente per Fedor.


7) Cyclone Kick

 Uno dei colpi assolutamente più estetici. Purtroppo l'estetica in questo caso è andata a vuoto, avendo come unico efetto quello di includere Mauricio al settimo posto di questa classifica per l'impegno. Coreografico.


6) Karate Kid Crane Kick


se volete sapere come si annienta una leggenda, chiedete a Machida. Con questo incontro non solo è riuscito a tornare nel giro dei big a 205 lbs, ma ha pure ristabilito la sua fama di indiscusso Karate Kid. Esotico.


5) Let's Twist


 
match di rivincita per lo Zombie Koreano. Non riuscirò a scivere il suo nome correttamente, quindi non chiedetemi di farlo. Era già entrato nei cuori dei fan per il primo match, ma con questo si è guadagnato un posto negli annali dello sport. Ricercato.


4) Rock & ROLL


Se già amavate Chael per il suo trash talking, allora dopo l'inizio del suo match con Spider lo amate anche come acrobata. Come di consueto introdotto da Joe Rogan nei primi istanti del combattimento, mentre il cronista diceva "Chael ha detto che avrebbe preso la cintura, qualsiasi cosa necessaria.." il repubblicano si esibiva in questa mirabolante uscita dalla presa del Ragno. Geniale.


3) Il Morso dell'aragosta

Come il buon Imada, Anche il nipponico Ryo Chonan dopo aver preso una barca e una sporta di botte dal futuro Re del p4p, indovina il colpo riuscendo in uno dei più grandi uspet della storia. Masterpiece.


2) Matrix Cage Runner Flying Ninja Kick

sapete già di cosa sto parlando, l'unica cosa che vi chiedete a questo punto è cosa c'è al numero uno. Questo calcio l'hanno chiamato in tanti modi, io ho deciso di usarli tutti perchè ancora non bastavano. It's Showtime.


1) Voador

Se la perfezione avesse un nome, sarebbe Rumina Sato. Se guardate un HL generico di mma, e manca questo colpo, o l'ha fatto uno yankee o è fatto male. Siccome non ci sono parole adeguate per parlarne, guardatevelo in loop una ventina di volte e poi capirete cosa intendo. Perfetto.

sabato 21 maggio 2011

La parabola di Royce

Quale sia per me il ruolo del Jiu Jitsu nel mondo del combattimento interstile lo si può spiegare con la parabola di Royce. La sua carriera di combattente riassume in toto la mia visione del Bjj tra le arti marzili.

Correva l'anno 1993,UFC 1: molto semplice, 8 combattenti addestrati in diverse arti marziali si cimentano in un torneo ad eliminazione diretta con qualche decina di migliaia di dollari per il vincitore e giusto un paio di regole per evitare che ci scappi il morto.
Tra questi 8 c'era Royce Gracie.



Royce nel torneo fa il ruolo del davide, sbaragliando in breve tutti i golia, sempre allo stesso modo: trovandosi a terra e usando il suo Jiu Jitsu. Quella notte il brasiliano fornisce al mondo una lezione importante: quando un uomo che conosce la lotta a terra incontra un uomo che non conosce la lotta a terra, l'uomo che non conosce la lotta a terra si arrende. E così è stato, quella volta e negli anni successivi Royce ha vinto 3 dei primi 4 tornei, fermandosi solo per infortunio durante la IIIa edizione.

Royce era di fatto imbattibile in quel periodo, nessuno in America poteva vincerlo, solo Ken Shamrock, che superava il quintale riesce due anni dopo ad ottenere un pareggio.
L'effetto principale di UFC 1 e seguenti edizioni è stato il boom mondiale del Jiu Jitsu. Non solo in America, ma addirittura nello stesso brasile, dove era già ben conosciuto nelle zone centrali, dopo il '93 si diffonde in tutta la nazione. Nel resto del mondo viene vista come l'arte marziale più efficacie, e con l'effetto diretto di rendere imbattibili. Tutti quelli che si approcciano all'interstile, in un modo o nell'altro imparano un po' di Bjj.

Alcuni, che certo Jiujiteri non erano, invece di allenarsi in modo completo nell'arte, scelgono di concentrarsi solo sugli aspetti basilari: per un kick boxer può essere più utile e prioritario imparare a difendere una sottomissione, che imparare a sottomettere.
L'altro effetto delle vittorie di Royce e del Jiu Jitsu, è di rendere quello che viene detto "cross training" (allenamento in più discipline di diversa matrice) molto comune.

Andiamo al 2006. Sono passati 13 anni dalla storica vittoria di Royce e il Bjj è una realtà a livello mondiale, così come il cross training. Non si parla più di stile contro stile, ora è atleta contro atleta.
Lo UFC stesso è molto cambiato. Ora ci sono regole, si usano guantini, ci sono round e classi di peso. Ogni lottatore è pagato per il suo singolo incontro come professionista. Matt Hughes ex campione di lotta è ora il campione in carica della categoria dei pesi welter. Royce torna per sfidarlo.

Il tempo però merge ogni cosa. Royce perde, e perde male. Addirittura Hughes era vicino a sottometterlo, non lo fa solo per non rompergli un braccio. Cos'è cambiato in questi anni? Perchè quello che nel decennio precedente era l'uomo più forte d'America, viene sconfitto così impietosamente da Hughes?
Diverse sono i motivi, e Royce stesso è la causa di molti.
Prima di tutto, Hughes era un signor atleta. Royce non lo è mai stato. Royce veniva da un tempo in cui la buona tecnica poteva battere decine di kg di muscoli. Hughes invece aveva una condizione atletica perfetta. Ancora, Royce, per quanto possa essersi allenato nella Muay Thai, restava un Jiujitero che andava a sfidare altri stili. Matt Hghes ai tempi non era più un semplice wrestler, era già un lottatore completo, capace di portare a terra, non farsi portare a terra, uno striking sporco ma efficacie e un buon gioco al tappeto.
Ormai il solo Bjj non bastava più. Il Bjj non era più l'arma segreta.

Oggi, nel 2011, tutti i fighter Ufc hanno una formazione solida nel Bjj, chi più chi meno. Raramente è il Bjj che si vede al Mundial, è una forma che si è adattata alle condizioni imposte dall'ambiente.

Quello che è successo con il Bjj, oggi sta succedendo con il Wrestling.
I wrestler oggi stanno spopolando, ma col tempo ogni lottatore che entra nella gabbia avrà una take down defense abbastanza buona da colmare questo gap, e il wrestling non sembrerà più così necessario. E' l'evoluzione.
Sono convinto che tra qualche anno ci sarà l'invasione dei pugili. Visto il livello mediocre di scambi di braccia credo che non appena le borse superanno quelle della boxe,  ci sarà un invasione massiccia e di nuovo chi ha praticato intensamente pugilato sembrerà detenere l'arma definitiva. Di nuovo, l'evoluzione.

Ci sarà sempre un lottatore che riuscirà ad ottenere l'arma segreta; agli altri spetta il compito di usare il cervello e capire in fretta come annullarne gli effetti, e se non ce la faranno allora quel lottatore sarà il Genio del suo tempo, proprio come lo fu Royce negli anni '90.

domenica 8 maggio 2011

Torino Challenge 2011

26/4/2011 Torino Challenge, ovvero il mio esordio nel bjj con kimono.
Premetto subito che sono stato molto contento. Dopo una gara è facile essere contenti, indipendentemente dal risultato quando si può mangiare fino a scoppiare dopo giorni di privazioni, è davvero difficile essere arrabbiati.
Cibo a parte, l'esperienza in se mi è piaciuta davvero molto. Ero contento di aver accettato questa nuova sfida e entusiasta di aver intrapreso un nuovo percorso agonista.

Iniziamo quindi dai lati negativi. Primo di tutti il peso. Quando sono lontano da una gara peso circa 83 kg. Le mie categorie sono 80 kg nel grappling e 82.3 kg nel jiu jitsu (peso da effettuare con il kimono, quindi diciamo circa 80.5 anche qui). Nel grappling solitamente trascorre molto tempo dal peso all'incontro, quindi riesco tranquillamente a rientrare in peso e recuperare poi del tutto le forze. Nel jiu jitsu invece no, li sali sulla bilancia e dopo devi subito lottare, non puoi nemmeno giocare troppo sui liquidi. Il bulimico latente che è in me è più preoccupato dalla bilancia che dalla lotta. Ho sempre il terrore di arrivare li, segnare anche solo 82.4 e sentirmi dire "ok, puoi tornartene a casa, ciccione" e imboccare lo spogiatoio nel disonore. Per fortuna non è mai successo, ma ho davvero il terrore che succeda. Quindi per me fare il peso il giorno prima è molto positivo perchè mi toglie un grosso 'peso' (ok, la smetto) dallo stomaco.
Credo che una buona soluzione per la mia situazione sia di lavorare maggiormente sulla dieta, in modo di arrivare alla gara con una bassa % di grasso e guadagnare kg con quella, invece che privandomi di liquidi o di cibo.
La mia performance non è quindi stata al top dal punto di vista fisico. Questo è stato bilanciato dal fatto che il  mio primo avversario era un ragazzo fisicamente più piccolo di me, gli va il mio rispetto per essersi cimentato in una categoria che non era la sua.
La lotta devo dire mi ha colto abbastanza impreparato. Forte nei miei successi nel grappling ero salito sul tappeto convinto di fare un match no gi ma con il gi addosso, grave errore di valutazione!
Sicuramente colpisce quante volte mi sia saltato in guardia e nonostante l'angolo continuava ad ammonirmi di starci attento, non sono riuscito se non alla fine ad evitare il tutto. E poi in generale la lotta ha presentato ritmi a cui mi sono sentito poco abituato (era solo circa un mese che mi allenavo con il gi).
Ad ogni modo ho perso di un discreto numero di punti, ma sono rimasto soddisfatto dall'esperienza nel complesso. Sopratutto credo che la gara sia il momento per testarsi e per migliorarsi, e ho fatto entrambe le cose. Come test ho aperto gli occhi sul mio bjj, ammetto di essermi sopravvalutato. Come miglioramento, oltra agli aspetti tecnici generali, la cosa che mi ha dato molta soddisfazione è stata riuscire sino all'ultimo secondo a mantenere la concentrazione nonostante fossi sotto ai punti e cercare in qualche modo di venirne a capo, qualità che non sempre avevo dimostrato.
In più essere batutto al primo turno (cosa che non mi era mai successa!) mi ha dato un enorme stimolo ad allenarmi e a migliorare nella magnifica arte che è il bjj.

Obbligatorio è il ringraziamento alla Cate che ha fatto il video (ed era all'esordio pure lei) a Gabri che ha lottato in modo davvero convincente dimostrando come sempre di essere un vero guerriero, e a Gianlu il mio maestro che ha trovato il tempo sia per vincere nella prestigiosa categoria 82 cinture marrone, sia per fare un angolo sempre attento e preciso ai suoi allievi! E come sempre tutto il mio team, il RGC.

Per completezza includo anche il report del mio incontro che Gianluca ha pubblicato sul suo blog:
Come il sottoscritto anche Francesco sale sulla materassina per la seconda volta in 2 settimane (aveva vinto un Argento agli italiani di Grappling). Purtroppo non riesce a ripetere l' egregia performance ottenuta ad Ostia e, complice anche la poca esperienza col panno (questo era il suo esordio nel Bjj) si piega al primo turno, vendendo cara la pelle e lottando fino all' ultimo secondo.
Tutta esperienza Frà! Sicuramente sentiremo ancora parlare di questo giovane promettente alfiere Bolognese la cui dedizione agli allenamenti e alla Disciplina è esemplare... continua così e la prossima volta farai medaglia come nelle tue ultime due apparizioni nel Grappling!

Campionati Italiani FIKB 20-21/11/2010

Dopo circa un anno di allenamenti ho avuto il mio battesimo del fuoco su un ring thailandese. Trascorso qualche mese, una volta rientrato in Italia mi è stata data l'opportunità di combattere ai campionati FIKB per il titolo di III serie. Il campionato includeva 4 partecipanti e si articolava pertanto in 2 fasi, semifinale e finale.
Ecco il primo match:
Che dire, il mio avversario era un ragazzo abile e leale ma forse inseperto sul ring di gara, perchè dopo poco dall'inizio ho notato che se colpivo forte, il suo atteggiamento diventava remissivo. Pertanto la mia strategia di gara è stata questa, colpire forte con i colpi che sentivo miei e cercare di chiudere prima del tempo, anche se questo ha significato, in alcune fasi, andare avanti a testa bassa tralasciando la tecnica.
Verso la fine del 2° round però si è rivelata una tattica vincente, infatti facendolo contare 3 volte nello stesso round ho ottenuto un verdetto di tko (ko tecnico, che sarebbe dovuto in realtà intervenire al secondo conteggio, ma evidentemente l'arbitro era un po' distratto, al pari dello speaker che riporta il match terminato per decisione... vabbè capisco che in una giornata come quella, che vede tanti match possono capitare errori simili, anche se per un atleta che si prepara duramente è un po' deludente veder così sminuto il suo risultato).
Ad ogni modo la vittoria mi ha sorriso. Tornando indietro avrei calciato di più, perchè nonostante sia stato tecnicamente godevole, purtroppo ho tirato un solo calcio in tutto il match!
Altra nota molto dolosa, in una fase di clinch ho mancato nettamente il bersaglio, colpendo invece un gomito invece del corpo. Fatto non trascurabile, perchè a qualche ora dal match sono iniziati i dolori...

Il giorno dopo a freddo non piegavo la gamba, ma abbiamo deciso ugualmente di fare l'incontro.


Dopo aver scaldato bene il ginocchio con un raffinato lavoro di bendaggi e olio di canfora il danno era temporaneamente minimizzato. Eppure qualcosa di rotto c'era, ed era dentro di me: la situazione incerta nel ginocchio mi toglieva sicurezza, anche perchè la mia strategia si basava sul colpire di ginocchiate in clinch.
L'errore strategico è stato notevole, ho rifiutato lo scambio alla distanza (che forse avrei potuto gestire meglio, nonostante gli ottimi calci alti del mio avversario) cercando un clinch in cui però non ero assolutamente incisivo, vuoi per l'infortunio vuoi per la mancata sicurezza. Verso la fine del match riesco a mettere ripetuti colpi d'incontro che mi riportano in pari, ma ormai il verdetto è già deciso e l'avversario riesce a strappare una vittoria ai punti.

sabato 7 maggio 2011

Diventare un Buddha: how to

Tutto parte da un ragionamento molto semplice.
Consideriamo la dottrina buddhista di morte e rinascita: detto molto brevemente, con azioni positive si sviluppa karma positivo e con azioni negative si sviluppa karma negativo. In base al proprio karma, una volta morti si ha una rinascita (reincarnazione) in un essere, che può appartenere ad un ordine inferiore o superiore. Facciamo un esempio, non cercate di schiacciare quella fastidiosissima mosca che ronza da più di un ora nella stanza, potrebbe essere la vostra defunta nonna!
Nella scala cosmica, quella umana è certamente la rinascita più desiderabile, infatti l'uomo può sviluppare una serie di talenti che lo portano poi all'illuminazione, cioè allo spezzare questo circolo vizioso (detto Samsara) e penetrare il mistero del Nirvana.
E' poi utile sapere che nell'universo TUTTI sono sottoposti alla legge karmica di morte e rinascita, lo sono come abbiamo visto gli uomini, gli insetti ma anche tutti gli animali e persingo gli dei e i demoni. Ma qui andiamo un po' sul difficile, vi basti sapere che alla legge del karma siete sottoposti pure voi.

Bene, questo mi permette di tornare al punto da cui volevo partire, il mio semplice ragionamento: visto che abbiamo ottenuto una rinascita molto favorevole, ovvero quella umana che è quella più prossima alla realizzazione della natura di buddha presente in noi, perchè non impegnarsi e ottenere l'illuminazione? E' molto più vicina di quanto sembri!